
Consigliato ad un pubblico 16+
Una storia di un amore, vissuto in parte nell’idillio e in parte nel dramma, accompagna un finale fantastico quanto profondamente amaro, in questa opera prima dello scrittore. I personaggi, al contrario del racconto, risultano perfettamente reali, ognuno con le proprie sensibilità e storie personali, reggendo appieno il ritmo inizialmente rosa della storia e ingigantendo le debolezze dell’umanità di fronte all’imponderabile quanto fantastico futuro, che si trasforma in incubo. La datazione, il 1981, del completamento del romanzo, evidenzia altresì la lungimiranza quasi casuale ancorché immaginaria di una realtà sviluppatasi molti anni dopo, per quel che concerne alcuni aspetti decisamente moderni: dagli sviluppi di attività economiche nel mondo dei trasporti e movimentazione merci, con il boom della globalizzazione, alla peculiarità di alcuni prodotti semisconosciuti e divenuti cult, il tutto verificatosi soltanto nel XXI secolo. La terza parte, proprio quando il dramma lascia il posto alla fantasia, diventa così incalzante che difficilmente si riesce a sospenderne la lettura. L’impressione è di voler conoscere immediatamente il finale, ma senza averne tempo di pensare e anticipare quale possa essere il seguito; perché l’immaginazione, fino all’ultima pagina, è lasciata consapevolmente al lettore e alla sua educazione etica quanto religiosa. Appare necessario anticipare una “nota d’autore”: anche i più fedeli di tutte le religioni analizzano con convinzione la possibilità dell’esistenza di un destino per ogni essere umano; ebbene, l’Autore, da parte sua, qui immagina soltanto che anche le anime hanno un destino.